cos'è l'imposta sostitutiva del mutuo
I mutui, così come qualsiasi altra tipologia di finanziamento che abbia una durata maggiore ai 18 mesi, è soggetta anche al pagamento di un'imposta sostitutiva. L'imposta sostitutiva è una spesa che in realtà deve essere pagata dalla banca ma che ovviamente va a ricadere sulle spese che il cliente deve sostenere. La banca cioè, per dirla in modo più semplice, si fa rimborsare questa spesa direttamente dal cliente.
L'imposta sostituiva va a sostituire appunto tutte le vecchie spese di registro, ipoteca, catasto e bollo, spese che un tempo invece venivano considerate separate l'una dall'altra e quindi avevano anche un valore ovviamente più alto rispetto a quello che possiedono adesso.
Esistono due diverse tipologie di imposta sostitutiva, l'imposta sostituiva per l'acquisto di in immobile da considerarsi come prima casa e l'imposta sostitutiva per tutte le altre tipologie di mutuo come ad esempio il mutuo per l'acquisto di una seconda casa o il mutuo per i lavori di ristrutturazione.
L'imposta sostitutiva per l'acquisto di un immobile da adibirsi a prima casa ha un valore pari allo 0,25% dell'importo che viene offerto in mutuo al cliente. Si tratta quindi di una percentuale davvero molto bassa ed irrisoria che non va ad incidere in modo singiifcativo sul valore totale del debito contratto. In questi casi viene offerta un'imposta sostitutiva bassa per cercare di andare incontro quanto più possibile alle esigenze delle persone più giovani che decidono di aprire un mutuo per l'acquisto della loro prima abitazione. Si tratta quindi di una sorta di piccola agevolazione fiscale ideale per non gravare sui loro stipendi in modo eccessivo.
L'imposta sostitutiva per la prima casa riguarda in realtà non solo l'acquisto della prima casa ma anche le spese per la sua ristrutturazione. La stessa tipologia di imposta viene chiesta in pagamento anche nei casi di accensione di un mutuo per la costruzione della prima casa.
In tutti gli altri casi l'imposta sostituiva è invece molto più elevata ed è pari infatti al 2% del valore che viene offerto al cliente attraverso il mutuo.
Dobbiamo infine ricordare che i muti accesi per l'acquisto, la costruzione o la ristrutturazione di un immobile da adibirsi non ad abitazione ma ad ufficio o attività commerciale di varia tipologia prevede il pagamento di un'imposta sostitutiva pari solo allo 0,25%.
Articoli Correlati