cosa sono le imposte per la prima casa
Come tutti noi ben sappiamo l'acquisto della prima casa prevede una serie di agevolazioni fiscali che sono state introdotte soprattutto per cercare di andare incontro alle persone più giovani e per offrire la possibilità a tutti di riuscire ad effettuare questa spesa tanto importante. Cerchiamo di capire in cosa consistono queste agevolazioni e soprattutto come muoversi in questo campo così complesso.
La prima cosa che è necessario sottolineare riguarda i vincoli per poter sfruttare queste agevolazioni fiscali. L'acquirente non deve essere titolare di un bene immobile né avere il diritto di usufrutto di un bene immobile. L'acquisto della prima casa non prevede inoltre la possibilità di acquistare case di lusso. La prima casa deve quindi essere una casa non troppo grande e non deve essere in possesso di piscina con superficie superiore a 80 metri quadri e di campi da tennis.
L'immobile inoltre deve essere necessariamente ubicato nel comune di residenza oppure nel comune in cui l'acquirente svolge la sua attività lavorativa. Il bene immobile può essere acquistato in un comune diverso purché l'acquirente dichiari la sua intenzione di stabilirsi in questo nuovo comune entro 18 mesi.
L'imposta di registro o l'Iva previste nell'acquisto di un bene immobile possono essere pagate con aliquota ridotta nel caso dell'acquisto della prima casa, ossia nella percentuale del 4% se il venditore dell'immobile è soggetto al pagamento dell'Iva e nella misura invece del 3% se il venditore non è soggetto ad Iva. Inoltre le imposte ipotecarie e quelle catastali hanno una misura fissa che non può variare quindi per nessun motivo come invece può accadere in altre tipologie di contratti di acquisto. La misura fissa per queste imposte è di 168,00 € ciascuna.
Le agevolazioni fiscali previste dalla legge possono però decadere comportando così il pagamento di una penale e di interessi di mora nonché il recupero dell'imposta nella sua modalità ordinaria. Decadono ovviamente nel caso in cui le dichiarazioni fatte dall'acquirente siano poi considerate false e nel caso in cui la sua promessa di trasferimento nel nuovo comune entro 18 mesi non venga rispettata. la decadenza delle agevolazioni fiscali però è prevista anche nel caso in cui l'acquirente decida di vendere il bene immobile entro cinque anni dalla data del suo acquisto.
L'unico modo che l'acquirente ha per mantenere le agevolazioni fiscali di cui abbiamo parlato nel caso di vendita del bene immobile è dichiarare di avere intenzione di acquistare entro il tempo limite di un anno un altro bene immobile da adibire a prima casa. In questo caso l'acquirente ha il diritto infatti di beneficiare di un credito di imposta recuperando così l'imposta di registro o l'Iva che ha versato al momento dell'acquisto del bene immobile che ha intenzione di vendere. Si tratta di uno strumento importante nelle mani di coloro che si trovano costretti per svariati motivi, tra cui ovviamente anche motivi di lavoro improvvisi, a cambiare casa.
Ovviamente però affinché questo sia possibile l'acquirente deve ancora essere in possesso di tutti i requisiti per poter acquistare una prima casa e deve rivolgere la sua attenzione a beni immobili che non siano di lusso.
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