guida ai mutui a tetto massimo
Se mettiamo per un attimo da parte i mutui a tasso d'interesse misto possiamo in generale suddividere i mutui in due grandi gruppi. Da un lato troviamo i mutui a tasso d'interesse fisso che sono caratterizzati da rate mensili identiche l'una all'altra mentre dall'altro lato troviamo i mutui a tasso d'interesse variabile che sono caratterizzati invece da rate mensili che mutano di mese in mese in quanto variano a seconda dell'andamento del mercato finanziario. Questa seconda tipologia di tasso di interesse ci offre quindi la possibilità di usufruire dei periodi di vantaggio del mercato finanziario, di quei periodi cioè in cui il valore del denaro diminuisce e in cui quindi anche il valore della rata mensile che dobbiamo pagare si abbassa offrendoci condizioni economiche davvero vantaggiose.
L'andamento del mercato finanziario non va però sempre a nostro vantaggio e può quindi capitare che il valore del denaro aumenti e con esso che aumenti quindi anche la nostra rata mensile andando ad incidere in modo sin troppo negativo sulla nostra condizione economica.
Coloro che non vogliono rinunciare ai vantaggi di un mutuo a tasso d'interesse variabile ma che allo stesso tempo non vogliono che la rata mensile possa salire in modo sproporzionato rispetto alle proprie entrare dovrebbero affidarsi ai mutui a tetto massimo meglio conosciuti con il nome di mutui cap. Si tratta di mutui a tasso d'interesse variabile che prevedono però un limite massimo a cui il tasso di interesse può arrivare e quindi un valore massimo che la rata mensile può raggiungere andando così a tutelare la situazione economica del cliente.
Solitamente il tetto massimo a cui il tasso d'interesse del mutuo può arrivare viene deciso in fase contrattuale e rimane invariato per tutta la durata del mutuo. Esistono però delle banche o delle società finanziarie che offrono dei mutui a tetto massimo in cui il tetto può essere calcolato nuovamente dopo un periodo di tempo prestabilito. Non possiamo affermare che vi sia tra queste due opzioni una soluzione migliore dell'altra, entrambe devono essere considerate più che valide e devono quindi essere scelte dal cliente in base alle proprie specifiche esigenze.
I mutui a tasso variabile vengono solitamente consigliati solo a quelle persone che hanno una situazione economica molto stabile e che possono contare su ingressi mensili molto elevati in modo che l'eventuale aumento della rata non crei un grave problema finanziario. Grazie all'introduzione di questa nuova particolare tipologia di mutui finalmente i mutui a tasso variabile sono alla portata anche delle persone che hanno delle situazione economiche meno stabili e degli ingressi mensili minori. Grazie alla presenza del tetto massimo infatti il cliente sa sempre qual'è il rischio maggiore in cui può incorrere e può quindi avere la certezza che la sua situazione finanziaria non venga compromessa in modo eccessivo. È ovvio però che le banche non offrono un'opportunità di questo genere senza chiedere niente in cambio. I mutui a tetto massimo hanno infatti solitamente delle spese più elevate rispetto ai classici mutui a tasso variabile e in generale rispetto a tutti gli altri mutui che il mercato oggi è in grado di offrire. Si tratta però di spese irrisorie se si pensa alla sicurezza e ai vantaggi che questo mutuo è in grado di offrire.
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